Carciofi e castraure

Il carciofo è un ortaggio che appartiene alla famiglia delle composite. Di origine mediterranea, praticamente sconosciuto allo stato selvatico, deriva da selezionamenti del cardo (Cardo Cardunculus). È una pianta nota fin dai tempi antichi. La coltura del carciofo è diffusa maggiormente in alcuni Paesi del Mediterraneo, soprattutto in Italia, ma anche in Francia e Spagna.

I carciofi e le castraure rappresentano una vera e propria miniera di principi attivi e vantano particolari virtù terapeutiche. Hanno pochissime calorie, sono molto gustosi ed hanno molte fibre, oltre ad una buona quantità di calcio, fosforo, magnesio, ferro e potassio. Sono dotati di proprietà regolatrici dell’appetito, vantano un effetto diuretico e sono consigliati per risolvere problemi di colesterolo, diabete, ipertensione, sovrappeso e cellulite.

La castraura è il primo frutto apicale della pianta che viene tagliato per permettere lo sviluppo degli altri carciofi laterali (chiamati botoli). Sono ottimi fritti in pastella, saltati in tegame con aglio e prezzemolo, ma, per la loro tenerezza e il loro sapore delicato e leggermente amarognolo, sono molto apprezzati anche crudi. Le “castraure” diventano un marchio registrato dalla Camera di Commercio di Venezia. E’ la decisione assunta dal Consorzio Carciofo Violetto di Sant’Erasmo. L’obiettivo è quello di tutelare le tipicità delle “castraure”, ovvero il primo frutto della pianta di carciofo che viene tagliato per permettere le raccolte successive. Un prodotto unico, dunque, che viene raccolto solo nelle coltivazioni della laguna di Venezia e in un periodo di tempo limitato tra metà aprile e i primi giorni di maggio.